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    The future of Cybersecurity in Italy: Strategic focus area

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    Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici

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    Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici

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    Il presente volume nasce come continuazione del precedente, con l’obiettivo di delineare un insieme di ambiti progettuali e di azioni che la comunità nazionale della ricerca ritiene essenziali a complemento e a supporto di quelli previsti nel DPCM Gentiloni in materia di sicurezza cibernetica, pubblicato nel febbraio del 2017. La lettura non richiede particolari conoscenze tecniche; il testo ù fruibile da chiunque utilizzi strumenti informatici o navighi in rete. Nel volume vengono considerati molteplici aspetti della cybersecurity, che vanno dalla definizione di infrastrutture e centri necessari a organizzare la difesa alle azioni e alle tecnologie da sviluppare per essere protetti al meglio, dall’individuazione delle principali tecnologie da difendere alla proposta di un insieme di azioni orizzontali per la formazione, la sensibilizzazione e la gestione dei rischi. Gli ambiti progettuali e le azioni, che noi speriamo possano svilupparsi nei prossimi anni in Italia, sono poi accompagnate da una serie di raccomandazioni agli organi preposti per affrontare al meglio, e da Paese consapevole, la sfida della trasformazione digitale. Le raccomandazioni non intendono essere esaustive, ma vanno a toccare dei punti che riteniamo essenziali per una corretta implementazione di una politica di sicurezza cibernetica a livello nazionale. Politica che, per sua natura, dovrà necessariamente essere dinamica e in continua evoluzione in base ai cambiamenti tecnologici, normativi, sociali e geopolitici. All’interno del volume, sono riportati dei riquadri con sfondo violetto o grigio; i primi sono usati nel capitolo introduttivo e nelle conclusioni per mettere in evidenza alcuni concetti ritenuti importanti, i secondi sono usati negli altri capitoli per spiegare il significato di alcuni termini tecnici comunemente utilizzati dagli addetti ai lavori. In conclusione, ringraziamo tutti i colleghi che hanno contribuito a questo volume: un gruppo di oltre 120 ricercatori, provenienti da circa 40 tra Enti di Ricerca e Università, unico per numerosità ed eccellenza, che rappresenta il meglio della ricerca in Italia nel settore della cybersecurity. Un grazie speciale va a Gabriella Caramagno e ad Angela Miola che hanno contribuito a tutte le fasi di produzione del libro. Tra i ringraziamenti ci fa piacere aggiungere il supporto ottenuto dai partecipanti al progetto FILIERASICURA

    Soybean genetic transformation: a valuable tool for the functional study of genes and the production of agronomically improved plants

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    Transgenic plants represent an invaluable tool for molecular, genetic, biochemical and physiological studies by gene overexpression or silencing, transposon-based mutagenesis, protein sub-cellular localization and/or promoter characterization as well as a breakthrough for breeding programs, allowing the production of novel and genetically diverse genotypes. However, the stable transformation of soybean cannot yet be considered to be routine because it depends on the ability to combine efficient transformation and regeneration techniques. Two methods have been used with relative success to produce completely and stably transformed plants: particle bombardment and the Agrobacterium tumefaciens system. In addition, transformation by Agrobacterium rhizogenes has been used as a powerful tool for functional studies. Most available information on gene function is based on heterologous expression systems. However, as the activity of many promoters or proteins frequently depends on specific interactions that only occur in homologous backgrounds, a final confirmation based on a homologous expression system is desirable. With respect to soybean biotech improvement, transgenic lines with agronomical, nutritional and pharmaceutical traits have been obtained, including herbicide-tolerant soybeans, which represented the principal biotech crop in 2011, occupying 47% of the global biotech area
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